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Mastoplastica Riduttiva

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

Un seno troppo voluminoso e pesante oltre a essere fastidioso e antiestetico può essere causa di problemi di tipo funzionale. Le mammelle di grandi dimensioni pesano sulla colonna vertebrale e possono causare delle patologie a carico di quest’ultima.

Le tecniche di riduzione e di mastopessi (lifting del seno) sono simili. Differiscono nel fatto che nella pessi si elimina solo la pelle in eccesso mentre nella riduzione si agisce anche sull’eccesso di ghiandola e grasso.

Le tecniche chirurgiche
Esistono molte tecniche chirurgiche per la riduzione del seno. La scelta dipende dalle preferenze del chirurgo e dalla situazione di partenza. Nella maggior parte dei casi non è possibile trattare nello stesso modo un seno lievemente ipertrofico e uno molto cadente o con un eccesso di tessuto di 2-3 chili.

Al di là dei dettagli tecnici che qui non verranno analizzati, la differenza tra le diverse metodiche operative si traduce spesso in una differente estensione delle cicatrici residue.

La continua ricerca di nuovo metodi di riduzione e mastopessi è principalmente volta a ridurre al minimo le cicatrici che inevitabilmente esitano dopo l’intervento.

In linea di massima, si può dire che maggiore è la riduzione e più estese saranno le cicatrici.

Queste possono essere divise in tre tipi:

la cicatrice è circolare, intorno all’areola mammaria e molto simile a quella che si usa per introdurre le protesi (in questo caso è però limitata alla metà inferiore dell’areola).

Essendo situata in una zona di transizione di colore (tra l’areola e il tessuto circostante) è in genere poco evidente. Questo tipo di cicatrice si può ottenere in riduzioni o pessi minime (tecnica round block).

oltre che intorno all’areola, la cicatrice si estende verticalmente fino al solco sottomammario.

E’ questo il tipo di esito più frequente, lo si può ottenere nelle riduzioni e nelle pessi di media entità ma, sempre più spesso anche in riduzioni maggiori. La cicatrice verticale, dopo poco tempo, si confonde abbastanza bene col tessuto circostante e, nella maggior parte dei casi, non è evidente.

Con questo tipo di esito cicatriziale si riesce a garantire una buona forma e proiezione del seno.

la classica cicatrice a T rovesciata è l’esito delle grandi riduzioni e delle mastopessi (lifting del seno) quando il seno è molto cadente e c’è un grande eccesso di pelle. La cicatrice orizzontale è posizionata nel solco

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Diego Gigliotti